Fondo Impresa Donna
E' finalmente operativo il "Fondo impresa femminile", volto a sostenere le imprese femminili di qualsiasi dimensione, con sede su tutto il territorio nazionale, già costituite o di nuova costituzione, attraverso la concessione di agevolazioni nell'ambito di due linee di azioni:
- la prima ha ad oggetto incentivi per la nascita e lo sviluppo delle imprese femminili, rivolta alle imprese costituite da meno di 12 mesi;
- la seconda lo sviluppo e il consolidamento delle imprese femminili già attive, costituite da più di un anno.
Prima linea d'azione:
Gli incentivi assumono la forma di contributo a fondo perduto, secondo la seguente articolazione:
- per i programmi che prevedono spese ammissibili non superiori ai 100.000 euro, le agevolazioni sono concesse fino a copertura dell'80% delle spese ammissibili (90% per le donne disoccupate) e comunque per un importo massimo di contributo di 50.000 euro. Per i programmi che prevedono investimenti compresi tra Euro 100.000 e fino ad Euro 250.000, le agevolazioni sono concesse fino a copertura del 50% delle spese ammissibili.
Sono ammissibili le spese relative a immobilizzazioni materiali e immateriali, servizi in cloud, spese per il personale dipendente, esigenze di capitale circolante.
Seconda linea d'azione:
Per le agevolazioni concedibili, è prevista la seguente articolazione:
- per le imprese femminili costituite da almeno 12 mesi e da non più di 36 mesi, le agevolazioni sono concesse nella misura del 50% come contributo a fondo perduto e per il restante 50% in forma di finanziamento agevolato a un tasso pari a zero, fino a copertura del 80% delle spese ammissibili. Per le imprese costituite da oltre 36 mesi, fermo restando la copertura del 80% delle spese ammissibili, l'articolazione tra contributo a fondo perduto e finanziamento agevolato si applica alle sole spese di investimento, mentre le esigenze di capitale circolante sono agevolate nella forma di contributo a fondo perduto.
L'apertura dei termini e le modalità concrete di presentazione delle domande, devono ancora essere definite dal MISE con successivo provvedimento.